Può capitare spesso di sentirsi in difficoltà nel preparare una relazione, una lettera, il riassunto di un evento, o un qualsiasi documento scritto in italiano corretto praticamente ineccepibile. La difficoltà è comprensibilissima in quanto nella società attuale, frenetica e caotica, ai tanti vantaggi apportati dalle innumerevoli tecnologie, fanno difetto quei pochi lati negativi dovuti alla necessità di far muovere le informazioni velocemente. Di conseguenza ciò che ne risente maggiormente è la “forma” con la quale esse vengono trasmesse. In pochi passi imparerai a stilare un testo scritto in maniera semplice e concreta, in modo da far capire i concetti basilari espressi.
Preparati, su di un foglio a parte, uno schema di ciò che vuoi scrivere. I concetti base che vuoi trasmettere. Pochi ma buoni – non più di quattro o cinque, altrimenti rischierai di annoiare il destinatario del messaggio –;cerca di memorizzarli e tenerli sempre ben presenti durante la scrittura. A seconda del soggetto cui è indirizzato il messaggio, adotta uno stile adeguato: diretto ma rispettoso per una comunicazione di lavoro, confidenziale con un/una amico/a, formale ed educato, ma non adulatorio, nel caso di un personaggio importante.
Usa frasi brevi e semplici. Non avventurarti in periodi intricati all’interno dei quali si rischia di smarrire il soggetto o di scambiare il tempo del verbo (passare dalla prima persona singolare alla prima persona plurale, o dal passato prossimo al passato remoto…). Puoi trovare ispirazione leggendo brevi racconti per ragazzi che devono essere formati da una struttura semplice.
Usa la punteggiatura in maniera appropriata. Rileggendo il testo nel suo insieme usa una virgola quando senti di dover prendere una pausa, metti un punto quando quel periodo è finito. Per iniziare limitati ad usare punti e virgole. Per l’utilizzo degli altri simboli di punteggiatura – ; / : / … / ! – c’è tempo. Solamente il punto interrogativo -? – al termine di una domanda è irrinunciabile. Ricorda inoltre che i periodi – le frasi indipendenti tra loro – devono essere sempre separati dagli altri per essere comprensibili.
Perciò non cercare inutili giri di parole o complessi artifici temporali: usa il presente semplice – io sono, tu sei,egli è… – il passato prossimo – io sono stato… -, passato remoto – io fui… – o il futuro semplice – io sarò… -. Sarai così quasi certo di non sbagliare il collegamento temporale tra una frase e l’altra. Un esempio: “un mese fa andai al mare, ma non ho fatto il bagno.” SBAGLIATO! La frase giusta è un mese fa andai al mare ma non feci il bagno.
Usa sempre una terminologia semplice. Sfrutta termini specialistici solamente quando è strettamente necessario. Ad esempio nel caso che tu debba scrivere un curriculum vitae per un’assunzione, o tu debba affrontare discussioni tecniche. Soprattutto, non gravare il discorso di inutili sinonimi di uso desueto o non particolarmente diffuso, rischiando così di confondere il significato della parola ed incorrere in un errore madornale e grottesco. In questo caso potranno essere utilissimi i numerosi programmi di correzione di cui ogni programma di videoscrittura (Office, Openoffice, Works… ) è corredato.
Aprendo la finestra “strumenti” sulla barra di stato, selezionando poi “lingua” e sinonimi – dopo avere evidenziato la parola da sostituire – il computer ti darà una serie di termini da selezionare. Risulta essere semplice ed intuitivo. Dette applicazioni saranno comode anche per correggere eventuali errori di ortografia che “scapperanno” inevitabilmente nella prima stesura del testo. Non c’è maniera peggiore di presentarsi che quella di scrivere una bella “sottrazzione” con due “Z”… O altri orrori irripetibili. Utile può essere anche questo sito, su cui sono segnalati alcuni degli errori più comuni.
Non adoperare mai quelle sigle nate dall’uso selvaggio degli SMS per comunicare. TVB, K, XXX, NMF, sono forme di espressione che vanno sicuramente benissimo per risparmiare tempo e spazio, ma che ti etichetteranno negativamente in una comunicazione ufficiale o semi-ufficiale. Non prendere esempio dalla TV: con tutti i suoi programmi (anche quelli cosiddetti “culturali”) infarciti di espressioni errate o dialettali, questo mezzo di comunicazione di massa sta svolgendo oggi un ruolo esattamente contrario a quello svolto negli anni 1950/60…
Allora educava le masse anche ad un uso corretto della lingua italiana, oggi non più… Piuttosto, LEGGI, LEGGI e ancora LEGGI! Romanzi, saggi, quotidiani e riviste… Alcuni autori dal tipo di scrittura semplice e diretta possono essere i divulgatori scientifici, i giallisti, i narratori di avventure.