La corsa è ritenuta dai preparatori atletici un’attività fitness con molteplici benefici ed è spesso consigliata per smaltire qualche chilo di troppo, ma il primo approccio può generare nei neofiti qualche dubbio: qual è l’andatura giusta da tenere perchè il lavoro sia davvero efficace?
La corsa, infatti, abbraccia discipline diverse: il jogging, più blando e lento, e il running, caratterizzato da un ritmo rapido e scattante.
In più durante gli allenamenti si possono eseguire variazioni di ritmo e di passi, per spezzare la monotonia e creare sollecitazioni diverse per l’organismo, inserendo talvolta fasi di recupero in cui si procede camminando, anche se sempre molto rapidamente.
La corsa è una disciplina è una disciplina che offre svariati benefici. Come tutte le attività aerobiche, se viene protratta per un arco di tempo non inferiore ai 20 minuti, porta l’organismo a servirsi degli accumuli adiposi come ‘combustibile’ per far lavorare i muscoli: già dopo un mese di training costante e ben calibrato, il fisico appare più asciutto.
A ritmo lento con il jogging
Risulta essere un’attività pressocchè priva di controindicazioni: solo chi soffre di infiammazioni articolari o di ernia dovrebbe evitarla.
I movimenti devono essere sciolti, spalle, collo e busto rilassati, le braccia flesse devono oscillare in modo naturale. Non si deve correre sulle punte: il peso del corpo si deve distribuire su tutta la pianta del piede.
Se all’inizio non si riesce a mantenere costantemente i battiti cardiaci entro il 60-65% della propria frequenza massimale, si può ricorrere al walk-break, cioè a un’alternanza di corsa blanda e camminata, secondo le proprie possibilità.
Risulta essere consigliabile usare scarpe specifiche per questa disciplina, perchè offrono il giusto sostegno ai piedi e alle caviglie, ammortizzando l’impatto con il terreno.
Il programma a base di jogging prevede un incremento progressivo del numero di sedute settimanali e della loro durata.
A ritmo veloce con il running
Un mix di velocità e resistenza: è questo il running. Una disciplina impegnativa, che non si può affrontare senza la corretta preparazione fisica. Chi non è sufficientemente allenato dovrà quindi iniziare con il jogging e solo dopo 3 o 4 settimane di training, potrà passare al running.
A causa dell’intensità dello sforzo e dei continui microtraumi dovuti all’impatto dei piedi al suolo, il running è sconsigliato a chi ha insufficienze cardiache, problemi alla colonna vertebrale, infiammazioni alle articolazioni o ai legamenti ( per esempio delle ginocchia ) e vene varicose.
Come il jogging richiede calzature specifiche, in grado di garantire non solo supporto, stabilità ed elasticità adeguata, ma anche un buon ‘grip’ sul terreno.
Il programma di lavoro per chi affronta il running è meno articolato rispetto al jogging e comporta una minore gradualità, perchè presuppone che la preparazione atletica di base sia già buona.